Di seguito riassunti i
presupposti principali per poter accedere al
Credito d’Imposta 4.0:
L’agevolazione, in vigore fino al 30 giugno 2023 (fatta salva la preesistenza delle condizioni attese dal Piano in merito a tempi e modalità di accesso),
si applica ai beni presenti ne
l'Allegato A (beneficio del 50% in 3 quote annuali da compensare su primo F24 dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni)
l’
Allegato B (beni immateriali - beneficio pari al 20% in un’unica soluzione da compensare su primo F24 dall’anno di acquisto dei beni)
già inclusi nell’Industria 4.0.
Previsto l’obbligo della
perizia asseverata per gli investimenti con costo unitario di acquisizione
superiore a 300.000€.
Al di sotto dei 300.000€ è consentita un’
autocertificazione rilasciata dal legale rappresentante dell’azienda.
Fatto l’obbligo di indicare in fattura l’intenzione di accedere alle agevolazioni fiscali, precisando che trattasi di
bene agevolabile ai sensi dell’art.1 dal co. 1051 della Legge nr 178/2020 “per gli investimenti in beni materiali ed immateriali ordinari”.
Prevista l’effettuazione di
controlli; qualora “si rendano necessarie valutazioni di ordine tecnico concernenti la qualificazione e la classificazione dei beni, l’Agenzia delle Entrate può richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di esprimere il proprio parere” e, a sua volta, “il Ministero dello Sviluppo Economico potrà anche avvalersi di soggetti esterni con competenze tecniche specifiche”.
Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0