Tratto dalla rivista
Environmental Challenges, lo studio sull'applicazione del processo UTN per la riduzione dei fanghi negli impianti biologici.
Nell’articolo pubblicato viene approfondito il lavoro e lo studio effettuato dall'Università di Trento su un Nuovo Processo per ridurre la quantità di fanghi dell'impianto di depurazione.
Il sistema UTN (il cui acronimo deriva da Università di Trento) consente la riduzione dei fanghi negli omonimi impianti a Fanghi Attivi Convenzionali (CAS).
Abstract
"Con il presente articolo documentiamo un nuovo processo, il cui acronimo è UTN (Università di Trento), per ridurre la produzione di fanghi negli impianti biologici per il trattamento delle acque reflue.
Il sistema UTN consente la riduzione dei fanghi provenienti da impianti a fanghi attivi convenzionali (CAS) dovuta alla lisi cellulare e, soprattutto, alla selezione di microrganismi con una crescita lenta.
In questo studio, il primo sistema UTN è stato testato come riadattamento di un preesistente impianto di trattamento delle acque reflue municipali situato a Marmirolo (MN) con una capacità di trattamento di 6.000 Abitanti Equivalenti.
Le prestazioni del sistema UTN hanno confermato la riduzione dei fanghi e un’efficiente rimozione del carbonio organico e dei nutrienti.
I risultati ottenuti durante gli oltre 10 mesi di monitoraggio, suddivisi in un periodo di 7 mesi e in un periodo di 3 mesi, caratterizzati da diverse condizioni operative, hanno evidenziato una produzione specifica di fanghi di 0,37 e 0,23 kg di TSS per kg di COD rimosso, rispettivamente inferiore del 50% e del 69% agli stessi periodi di riferimento durante i quali l'impianto lavorava nell'ambito del processo convenzionale a fanghi attivi.
Inoltre, i risultati hanno confermato che il sistema UTN consente un'elevata rimozione degli inquinanti tipici delle acque reflue, senza causare effetti negativi sulla qualità dell’effluente, garantendo sempre il rispetto dei limiti di scarico normativi."